LA CARRESE


A Ururi la corsa dei carri č forse collegata alla istituzione della festa del Legno della Croce, reliquia della Croce di Gesų portata in Italia da Sant'Elena.
La fase della preparazione pių sentita č quella della sera della vigilia quando viene intonato il canto della carrese, tramandato oralmente dai cantori.
Il 3 maggio, giorno della corsa, i carri si recano davanti alla chiesa di Santa Maria delle Grazie dove, nel silenzio pių assoluto, viene impartita la benedizione ai buoi, ai carrieri e ai cavalieri.
Successivamente i carri, seguiti dai sostenitori, si avviano alla partenza dove si dispongono in ordine di merito, secondo l'arrivo dell'anno precedente, ad una distanza di 20-25 metri l'uno dall'altro.
L'aria č piena di tensione: l'ansia si legge sui volti dei partecipanti e anche i buoi sembrano avvertire l'importanza della gara; essi sono trattenuti da un gruppo di persone che li lasciano andare solo al "via".
E' il momento pių spasmodico: i buoi scattano in maniera furibonda e la campagna si riempie di grida e incitamenti.
I carri corrono verso il paese dove tutti attendono con ansia; la gente assiepata lungo le strade, pronta a spostarsi velocemente al passaggio dei contendenti, incita i buoi e i carrieri, mentre altri seguono la corsa dai balconi, dalle finestre e dai tetti. Il giorno successivo il carro vincitore ha l'onore di trasportare le sacre reliquie per le vie del paese.

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