LA CARRESE


Come a San Martino in Pensilis, anche a Portocannone la partecipazione emotiva del popolo al rituale della carrese è straordinaria.

Il giorno della corsa dei carri è il più atteso dell'intero anno. Tutta la collettività si sente presa da tale manifestazione e per gli emigranti è la felice occasione del rientro.
Nessuno si sente escluso e l'atmosfera carica di "passione" e di tensione può essere avvertita in tutte le strade del paese dove si respira un'aria particolare, quasi irreale.

I buoi lanciati nella corsa sono incitati da numerosi cavalieri che li circondano e li spingono ad andare sempre più veloci.
La carrese va oltre la spettacolarità della corsa; all'esplosione della vita e della forza dei buoi, si mescolano la rievocazione storica e il sapore dei ricordi dell'infanzia.

A Portocannone la carrese, che celebra la Madonna di Costantinopoli, viene disputata il lunedì dopo la Pentecoste.
La preparazione, gli allenamenti e l'allestimento di ciascun carro comportano una spesa di diversi milioni che impegna in maniera notevole le risorse dei sostenitori.

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