LE TRADIZIONI
POPOLARI


Non sempre le tradizioni popolari sono legate alle antiche leggende o alle incontrollate credenze del popolo, ma sempre a ritualità religiose e talvolta pagane. Ce ne sono molte che hanno un fondamento storico inequivocabile, ma per il loro carattere e la loro importanza, restano pur sempre tradizioni popolari. E' il caso della tradizionale "festa delle farchie" che si celebra ogni anno alla vigilia della festa di S.Antonio Abate e Fara Filiorum Petri a ricordo di una leggendario e miracoloso episodio che avvenne nel lontano 1779. Segue all'inizio di ogni anno la ricorrenza di S.Antonio, il Santo più venerato in Abruzzo, legato all'uccisione del maiale e di qui, l'usanza di ricevere il compenso in dolci detti appunto "Il cilli di S.Antonio" e salsicce e uova. In febbraio ricorre la festività di S.Biagio, "la bisciola", protettore del mal di gola, sorretta da una leggenda tutta abruzzese. Anche se manca in Abruzzo una maschera caratteristica, tuttavia, il carnevale ha forme rituali e propiziatorie per il buon raccolto della terra, ma pur sempre rispettose della religione non manca di concedersi licenze tipicamente carnevalesche. Fra queste annoveriamo le danze "lu saltarello" i "lacci d'amore", famoso quello di S.Andrea, la rottura della pignatta e l'albero della cuccagna. Le feste di maggio in Abruzzo sono feste patronali e tradizionali così come succedeva ai tempi dei riti naturalistici pagani quando le offerte di ringraziamento alle divinità tutelari dei campi e delle messi diventavano tanti simboli di abbondanza, di ricchezza e di buon augurio. Le più interessanti da ricordare sono: la "Processione dei Serpari" di Cocullo, per S.Domenico (vi rivive, con un rito di origine pagana, l'antichissimo culto dei rettili); la manifestazione si svolge il primo giovedì di maggio. La "Sagra dei Talami" (rappresentazione di quadri biblici) di Orsogna, si svolge il primo aprile. Il "Bue di S.Zopito" (commemorazione solenne ed antica che ha un fondamento chiaramente pagano), si svolge infatti una processione preceduta da un bue con coloriti addobbi, cavalcato da un bambino vestito di bianco; il bue entrato in chiesa, viene fatto inginocchiare davanti all'altare del Santo Patrono S.Zopito di Loreto Aprutino. La manifestazione si svolge il 18-19 maggio.

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